La suola italiana per garantire a tutti gli alunni un ambiente accogliente in cui realizzare il proprio percorso formativo e didattico a prescindere dalle diversità funzionali e da bisogni specifici è una scuola inclusiva che accompagna gli studenti nella crescita personale, sociale e formativa.

Le istituzioni scolastiche, per realizzare una efficiente inclusione, hanno a disposizione una rete di supporto territoriale allo scopo di condividere le problematiche e gestire le risorse disponibili.

La rete di supporto territoriale si propone come punto di riferimento per i Bisogni Educativi Speciali, a fare da raccordo tra questi organismi sono gli Uffici Scolastici Regionali e, a livello nazionale, il Coordinamento nazionale dei CTS, istituito presso il Miur.

La rete di supporto territoriale si articola nel seguente modo:

 

 

G.L.H.O.

I Gruppi di Lavoro sull’Handicap Operativi, a livello di singola scuola, si riuniscono per le   problematiche di un   singolo alunno. Sono formati dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di classe, dai genitori dell’alunno e dal personale sanitario. Hanno il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato e di verificarne l’efficacia per un percorso formativo dell’alunno con disabilità che garantisca lo sviluppo delle sue potenzialità. A tale scopo possono formulare delle proposte ai Gruppi di Lavoro per l’Inclusione su effettive esigenze emerse nel Piano Educativo Individualizzato.

 

G.L.I.

 

I Gruppi di Lavoro per l’Inclusione, a livello di singola scuola, sostituiscono i GLH di istituto e ne estendono le competenze a tutti gli alunni con BES. Sono formati dal Dirigente scolastico, da docenti curricolari e di sostegno, da genitori e da rappresentanti del Consiglio d’istituto e possono avvalersi della consulenza di esperti. Le loro funzioni sono articolate nella CM 8/2013: rilevazione dei BES presenti nella scuola, raccolta e documentazione degli interventi didattici-educativi posti in essere, confronto sui casi e consulenza, rilevazione e valutazione del livello di inclusività della scuola, raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH operativi, elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività.


C.T.I.

I Centri Territoriali per l’Inclusione scolastica, a livello distrettuale, possono essere organizzati a livello di rete territoriale e sono composti da docenti con specifiche competenze, come indicato dalla CM 8/2013, “al fine di poter supportare concretamente le scuole e i colleghi con interventi di consulenza e formazione mirata”.


C.T.S.

 

I Centri Territoriali di Supporto (CTS), a livello provinciale, istituiti dagli Uffici scolastici regionali in accordo con il Miur, sono collocati presso scuole-polo nel numero di almeno un centro per provincia. Loro compito è attivare reti fra scuole e fra scuole e servizi nell’ottica di una piena inclusione degli alunni con BES nel percorso formativo e di una gestione efficiente delle risorse disponibili sul territorio. Sono composti dal Dirigente scolastico, da almeno tre docenti curricolari e di sostegno, da un rappresentante dell’USR, da un operatore sanitario e da docenti specializzati. Compito dei CTS è realizzare una rete territoriale permanente che consenta di accumulare, conservare e diffondere le conoscenze (buone pratiche, corsi di formazione) e le risorse (hardware e software) a favore dell’integrazione didattica degli alunni attraverso le Nuove Tecnologie. Hanno lo scopo di attivare sul territorio iniziative di formazione sull’uso corretto delle tecnologie rivolte gli insegnanti e agli altri operatori scolastici, nonché ai genitori e agli stessi alunni. La rete dovrà inoltre essere in grado di sostenere concretamente le scuole nell’acquisto e nell’uso efficiente delle nuove tecnologie per l’integrazione scolastica.

 

 G.L.I.P.

 

I Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali, previsti dalla legge 104/1992, sono istituiti presso l’Ufficio Scolastico provinciale. Sono composti da un ispettore tecnico nominato dal direttore dell’USR, un docente, esperti designati dall’Azienda sanitaria regionale e dagli enti locali e rappresentanti delle associazioni di settore. I GLIP offrono consulenze e formulano proposte per l’integrazione scolastica al Dirigente scolastico regionale e alle scuole del territorio e collaborano con gli enti locali e le Asl locali per l’attuazione dei PEI, nonché per qualsiasi altra attività inerente all’integrazione degli alunni in difficoltà di apprendimento. Presentano, inoltre, un programma annuale per l’integrazione al Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.

 

G.L.I.R.

I Gruppi di Lavoro Interistituzionali Regionali sono previsti dalle Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità del 4 agosto 2009 con lo scopo di attivare iniziative per accordi di programma regionali finalizzati al coordinamento e all’ottimizzazione dell’uso delle risorse, promuovere iniziative regionali unitarie e fungere da raccordo con le scelte socio-sanitarie regionali. Sono composti da rappresentanti dell’amministrazione scolastica, della Regione, degli enti locali, di associazioni di categoria e da esperti del settore.

 

La referente del C.T.I. di Osimo
  Prof.ssa Antonella Redavid

 
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